La Mindfulness come strumento di crescita e trasformazione
La Mindfulness – dopo un assiduo esercizio con l’aiuto di una guida esperta – ci porta a essere consapevoli della realtà, nella sua continua evoluzione. Tutto si trasforma, ma in quale direzione? Possiamo scegliere con consapevolezza cosa vogliamo realizzare con le nostre energie e dirigerle dove vogliamo. Il punto di partenza è sempre la consapevolezza. Se non so di essere a Londra, di che mezzi dispongo e dove potrei stare meglio, non posso decidere se andare a Katmandu.
Come abbiamo detto nell’articolo precedente (La mindfulness e la consapevolezza per un pieno benessere), una chiara intenzione, un’attenzione acuta e rilassata e un atteggiamento benevolo verso noi stessi ci possono condurre pian piano a una ri-percezione, a una più obiettiva visione del mondo. Libera dalle nostre interpretazioni, giudizi e pregiudizi. Ci sganciamo dagli automatismi mentali, spesso condizionati dalla cultura, dai mass-media e dall’educazione famigliare. Cominciamo a distinguere i fenomeni come distinti dalla nostra mente che li contempla. Si genera così un cambiamento di prospettiva nei confronti dei nostri pensieri ed emozioni e di conseguenza anche una maggiore chiarezza, obiettività ed equanimità nella realtà.
Mindfulness: ri-percezione e distacco
Shauna L. Shapiro, esperta di mindfulness, ci fa notare che la capacità, acquisita con la Mindfulness, di essere più oggettivi e distaccati dagli oggetti non comporta un distacco emotivo, o una disconnessione con il mondo interno ed esterno.
Il ri-percepire attraverso la Mindfulness ci permette di non identificarci e non attaccarci ai nostri pensieri ed emozioni. Entriamo, invece, in contatto con la realtà nel suo costante cambiamento in modo intimo e non-concettuale.
Le etichette che attribuiamo al mondo lo rendono statico, lontano, separato da noi. Reificano – ovvero rendono cose – persino le persone. Con la Mindfulness si coltiva invece un atteggiamento aperto, accogliente, benevolo che lascia alla realtà la possibilità di essere com’è e di evolvere momento dopo momento. Entriamo nella dimensione del fluire con la realtà. Scopriamo l’impermanenza come caratteristica di ogni fenomeno, anche dei nostri stessi pensieri, emozioni, sentimenti.
Auto-regolazione e salute con la Mindfulness
Sempre Shapiro ci fa notare che l’intenzione e l’attenzione mindful ci portano a una maggiore connessione con noi stessi e di conseguenza a un’auto-regolazione, con un costante meccanismo di feed-back. La consapevolezza di cosa sentiamo nel corpo, di come cambiano le nostre emozioni e i nostri pensieri è una sorta di radar non giudicante. Rileviamo semplicemente ciò che è, così com’è. Se giudizi e pensieri automatici emergono, come sempre succede, li rileviamo senza giudicarli, scegliendo di non seguirli. Questo semplice ma profondo processo porta a una riduzione dei comportamenti di evitamento e le modalità automatiche di reazione. Per esempio, i fenomeni di dipendenza alimentare, da sostanze, ma anche più sottilmente dal cellulare e dalla televisione, potranno viepiù ridursi.
Aumenta nel tempo lo spazio di libertà in cui il nostro essere può muoversi. Tutto ciò apporta vantaggi importanti alla salute fisica e psichica. Molte sono infatti le applicazioni della Mindfulness nella clinica medica. Ricordo, fra gli altri, l’utilizzo della Mindfulness nella regolazione dello stress, con il programma di Mindfulness-Based Stress Reduction (MBSR) di Jon Kabat-Zinn, nella cura dei Disturbi d’Ansia, del disturbo Ossessivo-Compulsivo, della Depressione, del Disturbo Post-Traumatico da Stress, nella gestione del dolore cronico e in oncologia.
Mindfulness e valori
Man mano che cresce la connessione con noi stessi, ci dis-identifichiamo con il nostro Io-sociale, vale a dire con tutto quello che ci hanno insegnato ad essere, che impersoniamo ogni giorno senza rendercene conto.
Il contatto con sé stessi porta alla rivalutazione dei propri valori, condizionati dalla cultura corrente, dalla famiglia e dalla scuola, nonché dalla storia personale. Per lo più ci identifichiamo con i nostri valori. Diventano così certezze, verità assolute, disgiunte dalla realtà interiore ed esteriore in cui viviamo. La dissociazione dal nostro Sé più profondo ci rende vittime di dogmi, che ci sembrano indiscutibili proprio perché ci identifichiamo con essi.
Questi meccanismi spiegano, almeno in parte, i fenomeni della formazione di massa. Con la pratica meditativa di Mindfulness, possiamo osservare i nostri valori, invece che identificarci con essi. Questo nel tempo crea flessibilità e disponibilità al cambiamento. E anche maggior apertura ai valori degli altri.
Mindfulness e flessibilità
Si crea così una flessibilità cognitiva, emotiva e comportamentale all’adattamento alle circostanze ambientali. È noto che la rigidità di credenze e aspettative rende più difficile l’acquisizione di nuove conoscenze e l’accesso alle risorse esistenti. Spesso capita di non vedere, dentro e fuori di noi, che ciò di cui abbiamo bisogno è già nella nostra sfera di azione, avendo in mente un’unica possibile soluzione a una situazione difficile. La capacità mindful di stare con quello che c’è, con mente e cuore aperti, ci fa accedere alle infinite potenzialità del reale.
È importante non confondere la flessibilità con il conformismo che ha in sé il nucleo della rigidità e della mancanza di contatto profondo con sé stessi.
Duttilità, libertà, creazione di possibilità fuori dagli schemi, senso di coerenza interiore, salute e benessere: sono alcuni dei principali benefici della Mindfulness che ci possono aiutare ad affrontare le sfide della vita, nella sua imprevedibilità e impermanenza.
Non può mancare una certa dose di coraggio per inoltrarsi nei meandri della mente, nella nostra selva oscura, e da lì lasciar emergere la nostra intrinseca saggezza. Da questa avventura sorge però l’immensa ricchezza delle nostre potenzialità.
Dott.ssa Bàlzola Maria Antonietta
Medico psichiatra
Bibliografia
Bishop, S. R. et AA (2004) Mindfulness: A proposed operational definition. Clinical Psychology: Science and Practice, 9,76-80.
DOI: https://doi.org/10.1093/clipsy.bph077
Didonna F. (2012) Manuale clinico di mindfulness. FrancoAngeli s.r.l. Milano
Shapiro L. S. et AA (2006); Mechanism of Mindfulness. Journal of Clinical Psychology DOI: 10:1002/jclp.20237
Siegel D. J. (2009); Mindfulness e cervello. Raffaello Cortina editore. Milano
Siegel D. J. (2011); Mindsight. La nuova scienza della trasformazione personale. Raffaello Cortina Editore. Milano