Quando il rumore genera ordine

Risonanza Stocastica e Correzione Endogena 

 

Nota dell’autrice 

Prima di iniziare, ritengo doveroso informare i lettori che nel presente articolo si fa riferimento a materiale sia in lingua italiana che in lingua russa. Per quanto riguarda il materiale in lingua russa tengo a precisare che nel suddetto articolo viene riportata direttamente la traduzione a cura della dott.ssa Cinzia Sani, traduttrice professionista. Un link al documento originale viene riportato in nota a piè di pagina e in bibliografia per chiunque voglia consultarlo. 

 

Interazione tra campi elettromagnetici e organismi viventi 

Il prof. Yashin nel suo articolo Resonance effects in the interaction of the electromagnetic fields with the biosystems. Part I. Types of resonance and their physiological models (2018), definisce l’essere umano un “biosistema altamente organizzato” che possiamo considerare quale sistema cibernetico supercomplesso: 

[…] come sistema cibernetico super complesso, si può affermare che questo sistema elabora, percepisce e trasmette informazioni sulla base di un vettore materiale – i campi elettromagnetici a bassa intensità. […] A livello cellulare-molecolare […] i campi elettromagnetici più tipici del biosistema sono quelli a frequenza ultra-alta (UHF) (che influenzano i legami molecolari di orientamento ed elettrostatici, le interazioni dipolo-dipolo, i legami ionici e ione-dipolo, ecc.)” (Yashin 2018, p. 139)

Sempre nel medesimo articolo Yashin afferma che “L’energia libera, necessaria alla cellula anche per creare campi elettromagnetici a frequenza ultra-alta, viene generata mediante ossidazione nei mitocondri” (ivi, p. 128), е che “se analizziamo l’interazione di un campo elettromagnetico esterno con l’organismo, il processo non è diretto e unidirezionale: il campo esterno influisce sulla cellula, accelerandone o rallentandone i processi biochimici e biofisici. La cellula tuttavia non subisce passivamente il campo elettromagnetico esterno, ma interagisce attivamente con esso [… ]” (ivi, p. 129) 

Nell’articolo di Yashin si legge anche che: 

La teoria, che spiega ampiamente il meccanismo con cui le radiazioni UHF influenzano un organismo vivente dal punto di vista biofisico, pone come fattore principale il trasferimento dell’energia dell’onda elettromagnetica a livello biologico cellulare attraverso l’oscillazione delle membrane cellulari sollecitate. Come già detto in precedenza, la fonte di tutte le oscillazioni cellulari è l’energia libera generata dai processi metabolici.  Quindi la cellula può essere considerata come un “generatore elettromeccanico” microalimentato. (ivi, p. 129) e che “secondo la teoria proposta, in condizioni normali le cellule non generano segnali coerenti (coordinati). La formazione (rilascio durante i processi metabolici) di energia libera è accompagnata dalla generazione di un campo elettromagnetico da parte della cellula con caratteristiche di spettro vicine al rumore (termico, di fluttuazione).” (ivi, p. 130) 

Nel suo articolo Yashin fornisce poi ulteriori informazioni circa il secondo campo elettro-magnetico dell’organismo umano, ossia: 

Il secondo campo elettromagnetico, anch’esso naturale, dell’organismo è quello determinato dai ritmi fisiologici. Si tratta di onde a bassa frequenza, da frazioni di hertz a centinaia di hertz, che si manifestano fisicamente come onde acustico-elettriche. Nell’organismo, inteso come sistema biocibernetico e biofisico al contempo, tutti i campi sono connessi. In questo caso si tratta di una correlazione che si manifesta come modulazione […]” (ivi, p. 128) del segnale a frequenza ultra-alta di tipo noise da parte dei ritmi fisiologici a bassa frequenza. 

La tecnologia utilizzata nei dispositivi di ultima generazione è stata elaborata basandosi proprio sul modello di questa correlazione che attiva i campi elettromagnetici propri delle cellule dell’organismo, la cui essenza sta nella risonanza stocastica. 

 

Risonanza stocastica nello spettro del rumore dei campi elettromagnetici propri di un organismo vivente 

La risonanza stocastica (RS) è un fenomeno ben noto in fisica, in particolare nella descrizione di fenomeni ambientali legati al clima, dove cambiamenti molto piccoli possono avere conseguenze notevoli. Venne ipotizzato nel 1981 da un gruppo di ricercatori italiani (Benzi R. et al.) in collaborazione con il Prof. Giorgio Parisi, allo scopo di spiegare la periodicità di fenomeni climatici dovuti alla presenza di rumore inteso come fluttuazione. 

Il concetto di risonanza stocastica trova applicazione oltre che nella descrizione di fenomeni naturali anche in elettronica, nel settore dei mercati finanziari, in medicina e nei sistemi biologici. 

Sempre Yashin riporta che “[…] la risonanza stocastica si manifesta solo in sistemi non lineari che generano un proprio rumore di fondo.” (ivi, p. 131). Il rumore di fondo generato dal corpo è sensibile alle perturbazioni esterne, troppo deboli per poter influire su di esso in assenza di tale rumore. 

L’azione della radiazione elettromagnetica, emessa dai dispositivi di ultima generazione, a frequenza ultra-alta di bassa intensità […] su un biosistema avente un proprio rumore (campo elettromagnetico stocastico integrale di aggregati cellulari) crea le condizioni ottimali per la generazione di una risonanza stocastica, data l’evidente non linearità della sostanza vivente a livello fisico, nonché il dinamismo dei suoi processi biofisici e biochimici. […] La funzione della risonanza stocastica è quella di “armonizzazione”, cioè nei sistemi non lineari il rumore […] porta alla creazione di strutture più regolari e ordinate, all’aumento di coerenza, al rafforzamento del segnale sovrapposto al rumore, all’incremento del rapporto segnale/rumore […], in una parola permette di definire la risonanza stocastica come “il fenomeno dell’aumento del livello di ordine indotto dal rumore”. (ivi, p. 131) 

Proprio in modalità risonanza stocastica avviene la migliore ricezione del segnale di informazione da parte dei sistemi viventi in presenza di rumori esterni e interni. Yashin suggerisce che il senso dell’azione di un campo elettromagnetico a frequenza ultra-alta esterno, utilizzando la risonanza stocastica, sta nel fatto che la cellula eccitata aumenta la generazione di proprie onde con la stessa frequenza della “patologia”. Tali onde sono alimentate inizialmente dal campo elettromagnetico esterno, ma in seguito si crea e si attiva un sistema di generazione proprio della cellula, che: 

а) “attira” un flusso di energia libera del metabolismo in quello specifico spettro di frequenza di onda della cellula; 

b) attiva la generazione di onde in quello specifico (ristretto) spettro nelle cellule sane di un aggregato localizzato. 

Di conseguenza si genera un effetto feedback e i processi biochimici si modificano tendendo alla normalizzazione del funzionamento della cellula attraverso una correzione endogena (ivi, p. 131).

 

Importanza e vantaggi del biofeedback 

Il biofeedback è un moderno metodo di riabilitazione teso ad attivare le riserve interne dell’organismo per ripristinare o migliorare le capacità fisiologiche. Questo metodo si fonda su importanti ricerche condotte sui meccanismi di regolazione dei processi fisiologici e sui meccanismi di sviluppo dei processi patologici, nonché sui risultati dello

studio applicato delle modalità razionali di attivazione dei sistemi cerebrali adattivi in persone sane e malate. 

Il suo maggior vantaggio è quello di essere aspecifico rispetto alla determinazione della natura del disequilibrio, cioè permette di lavorare non con le singole disarmonie, ma con i principali tipi di disfunzioni dei sistemi di regolazione dell’organismo: nervoso (centrale, periferico, vegetativo), immunitario e umorale. Di conseguenza, con il metodo di biofeedback è possibile correggere praticamente qualsiasi disturbo non infettivo e non chirurgico. Il biofeedback induce una regolazione che facilita il ripristino e il mantenimento dell’omeostasi a molti livelli, compreso l’equilibrio delle parti simpatiche e parasimpatiche del sistema nervoso vegetativo. La correzione indotta dal biofeedback mantiene l’equilibrio tra gli emisferi cerebrali, il sistema nervoso e quello immunitario, influenzando così i processi fisici, emotivi, intellettuali e sociali, garantendo un utilizzo ottimale di tutte le capacità dell’individuo. 

Durante la correzione endogena con biofeedback, si sviluppano reazioni fisiologiche e biochimiche opposte a quelle che si verificano in condizioni di stress: il ritmo alfa del cervello aumenta, il livello della pressione arteriosa diminuisce, il numero dei battiti cardiaci si riduce, la resistenza vascolare periferica e il consumo di ossigeno diminuiscono, l’attività elettrica dei muscoli, il livello di catecolamine, cortisolo, renina e colesterolo nel plasma sanguigno diminuiscono. Inoltre, si verifica un aumento dell’attività del sistema oppioide endogeno e una diminuzione della reattività vascolare. 

Pertanto, il biofeedback migliora la capacità umana di resistere allo stress. 

Verso un nuovo paradigma di cura 

I dispositivi di ultima generazione sono dei ricetrasmettitori di campo elettromagnetico a banda ultra larga (UWB) di bassa intensità con caratteristiche tali da creare nell’organismo sottoposto alla sua azione una risonanza stocastica, il cui principio di funzionamento si basa su una correzione endogena che influenza lo stato delle funzioni corporee utilizzando il feedback biologico. 

L’essenza del metodo di biofeedback consiste dunque nel “ritrasmettere” all’utilizzatore i valori attuali dei suoi parametri fisiologici, sotto forma di segnale a banda ultra larga stocastico modulato. La correzione può manifestarsi attraverso un feedback elettromagnetico o un feedback audio. 

Biofeedback Elettromagnetico Em 

In questa modalità si va a misurare il campo elettromagnetico emesso dal dispositivo e riflesso dall’organismo.

Nel biofeedback elettromagnetico, il dispositivo emette un segnale a banda ultra larga. Quando questo segnale raggiunge la superficie dell’organismo subisce una dispersione sia nello spazio che a livello di frequenza. Le diverse componenti dello spettro penetrano a profondità diverse nei tessuti; alcune vengono assorbite e altre riflesse. I segnali riflessi dall’organismo hanno una modulazione complessa i cui parametri dipendono dai parametri in corso nell’organismo. Ad esempio, il segnale riflesso dall’organismo conterrà nei suoi parametri i ritmi dell’attività neuronale, i ritmi della respirazione, i ritmi della circolazione sanguigna nei vasi e nei tessuti, ecc. Questo segnale riflesso dall’organismo giunge poi nella sezione ricevente del dispositivo, dove viene demodulato, cioè ne vengono estratti i ritmi fisiologici, e utilizzato per rimodulare stocasticamente il segnale a banda larga riemesso dal dispositivo. In questo modo, il circuito di biofeedback viene chiuso. La funzione target (obiettivo finale) del sistema “uomo-dispositivo” è l’intenzione dell’utente. 

Biofeedback Audio 

La voce, come uno specchio, riflette lo stato di salute e l’umore 

In questa modalità di biofeedback si utilizza come parametro la voce dell’utilizzatore. Tutto nel corpo è interconnesso e la voce dipende dallo stato del sistema nervoso, che organizza il funzionamento di tutti gli organi in un unico processo olistico, che è un atto psicofisico molto complesso. Un’anomalia di questa coordinazione in qualsiasi sito del corpo si riflette sull’apparato vocale. Toni, volumi del suono, intensità, pause, emozioni nascoste tra le pieghe vocali esprimono il reale stato psicofisico di chi li emette. L’apparato vocale è controllato dal sistema nervoso centrale ed è influenzato dalle ghiandole endocrine. 

I parametri (rapporto tra intensità, frequenze e fasi delle varie componenti dello spettro) del segnale vocale riflettono i ritmi di tutti i processi fisiologici che avvengono nell’organismo. La modulazione stocastica in tempo reale del campo elettromagnetico emesso dal dispositivo da parte di un segnale complesso, come ad esempio la voce, determina una risonanza stocastica nel corpo. In questo caso si modificano vari parametri dell’elettroencefalogramma del cervello e anche gli indicatori del sistema nervoso vegetativo (simpatico-parasimpatico). Questo a sua volta porta alla modifica dei parametri vocali. Infine, nella modalità di biofeedback questo segnale modula la banda ultra larga e così via, in un ciclo chiuso. L’obiettivo finale (detto funzione target) è il raggiungimento di uno stato emotivo e fisiologico che riflette l’intenzione di ottenere qualcosa enunciata nel suono emesso. 

Durante la modalità audio le parole pronunciate ad alta voce diventano immensamente potenti e preziose. Si possono recitare preghiere, mantra, suoni o affermazioni positive, intenzioni, obiettivi e desideri da realizzare per entrare in uno stato di quiete e di silenzio interiore.

Intenzione e ruolo dell’utente 

Nel corso del biofeedback, l’utilizzatore è un partecipante attivo della correzione e questo contribuisce all’attivazione delle riserve naturali insite nell’organismo. Una buona attività di autoregolazione (attitudine, propensione) apporta benessere, promuove l’autostima dato che potenzia le capacità, aumenta l’ottimismo e migliora l’adattabilità. L’aumento delle emozioni positive stimola i processi motivazionali e l’attività svolta diventa più produttiva. 

In uno stato di presenza è necessario assumersi la responsabilità che il risultato che si otterrà dipenderà dalla nostra volontà intenzionale. 

La coscienza dell’utilizzatore, attraverso l’intenzione, agisce nel Campo quantico unificato di infinite possibilità. 

Se l’intenzione della persona è allineata con il suo progetto di vita, è coerente con la sua verità ed in linea e rispetto con l’energia dell’universo, allora questa si realizzerà, semplicemente accadrà. 

Provare gratitudine per ciò che abbiamo cambia automaticamente le nostre vibrazioni. Il segreto è credere e avere fede che tutto ciò di cui abbiamo bisogno arriverà, magari non sarà ciò che aspettavamo, ma quello che arriverà sarà la cosa giusta e perfetta per noi. 

Amit Goswami parla di onde di possibilità “[…] gli oggetti quantistici sono entità matematiche, onde di possibilità; la loro natura materiale – solidità, struttura, conformazione e così via – emerge soltanto al momento dell’interazione della coscienza con quelle onde, quando la coscienza fa collassare la possibilità scegliendo, osservando.”

Una nuova prospettiva 

Ciascuno ha la possibilità per migliorare se stesso e la propria qualità di vita di riconoscere che il potere di cambiare le cose, crearle o realizzarle è dentro di noi. La trasformazione è interiore e personale, nessun altro la realizzerà al nostro posto. Assumersi la completa responsabilità di essere l’artefice della propria realtà è un atto di volontà che comporta un profondo “lavoro” di presa di coscienza di chi noi siamo e di come noi siamo collegati al tutto. 

La domanda che dobbiamo porci è: Chi sono io

Il Prof. Gioacchino M. Pagliaro nel libro Intenzionalità di guarigione cita il fisico John Hagelin, il quale asserisce la presenza di: “ un Campo unificato della coscienza in cui tutto è vibrazione e dove la materia è solo una sovrastruttura creata dalla coscienza individuale attraverso l’apparato sensoriale. Per Hagelin esiste una coscienza universale […] che attraversa ogni cosa e, mentre è cosciente di sé, genera un vasto processo di risonanza che si propaga attraverso vibrazioni che costituiranno le particelle e le forze presenti nell’universo”. 

In conclusione, possiamo ampliare e potenziare il biocampo, campo di onde elettromagnetiche endogeno con la funzione di bio regolare l’organismo organizzando i processi biologici, anche inteso come campo informazionale cosciente di infinite possibilità, dove ogni cosa può esistere come tendenza a manifestarsi. Tutto ciò è a sua volta facente parte di un Campo unificato universale. Quindi non un “io” separato, individuale che noi stessi creiamo e nutriamo con l’ego, ma un “IO universale”, consapevole, indivisibile ed eterno. 

Siamo l’Uno nel Tutto e nel Tutto è contenuta ogni parte di noi. 

Il Prof. Federico Faggin scrive: “L’unica immagine e somiglianza di Uno che conosciamo siamo proprio noi. Se Uno è la totalità di ciò che esiste, sia realmente che potenzialmente, Uno è sia il creatore che la creazione, il beneficiario della propria creazione e del proprio divenire. E l’uomo è una delle innumerevoli prospettive coscienti attraverso cui Uno si conosce e si realizza.” 

 

 

Elisa Rossi 

Farmacista 

Autori citati 

Yashin A.A. (2018). “Resonance effects in the interaction of the electromagnetic fields with the biosystems. Part I. Types of resonance and their physiological models”, in Journal of New Medical Technologies. eJournal. DOI:10.24411/issn.2075-4094 ISSN 2075-4094, pag. 127-143. URL: 

http://www.vnmt.ru/Bulletin/E2018-2/e2018-2.pdf 

Goswami, A. (2013). Evoluzione creativa. Roma: Edizioni Mediterranee. 

Benzi R. et al. 1981. “The mechanism of stochastic resonance” in Journal of Physics A: Mathematical and General, Volume 14, Number 11 DOI 10.1088/0305-4470/14/11/006 

Pagliaro, G.M. (2021). Intenzionalità di guarigione. Torino: Edizioni Amrita 

Faggin, F. (2022). Irriducibile. Milano; Mondadori

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Tags: biofeedback, campi elettromagnetici, risonanza stocastica

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