Malattia e Guarigione nelle Culture Sciamaniche

Esplorando Antiche Prospettive di Cura

Introduzione

Nella nostra società la tendenza è quella di concentrarsi maggiormente sulla malattia anziché sullo stato di salute. Si parla di prevenzione delle malattie, ma ci si adopera poco per attivare e promuovere una cultura del benessere fisico, mentale e spirituale. L’attenzione si focalizza sul sintomo, sul dolore, su ciò che preoccupa o spaventa; e questo “stato di malattia”, che allarma, si espande con un effetto di generalizzazione, a partire dal sintomo localizzato, sulla percezione del proprio stato di benessere/malessere.

È proprio da questo rifiuto della patologia che ci si predispone immediatamente alla ricerca di soluzioni che siano il più possibile immediate e decisive. Ma, a ben riflettere, anche quando si è malati, la maggior parte di noi, della nostra essenza, in realtà è sana, è in salute; quest’ultima parte  è quella grazie alla quale si hanno le risorse per guarire. La guarigione è tuttavia un processo, un viaggio, una spinta al cambiamento. È un’occasione per farsi domande su sé stessi e sulla vita che si conduce, nei suoi molteplici aspetti. 

Da diversi anni faccio ricerca sulle culture sciamaniche poiché trovo affascinante che l’uomo di trentamila anni fa abbia sperimentato e utilizzato pratiche e rituali -che si conoscono ancora oggi- per portare benessere e guarigione.

Il concetto di sciamanesimo è ampio e comprende pratiche spirituali e curative svolte da figure sciamaniche all’interno di comunità tradizionali di stampo animistico.

In tutto il mondo, con sciamanesimo ci si riferisce alla tradizione spirituale di diverse culture indigene. Si dice che queste tradizioni spirituali abbiano alcuni aspetti in comune: il rispetto per la natura, il rispetto per tutti gli esseri viventi, il rispetto per i propri antenati, la capacità di viaggiare tra realtà ordinaria e realtà non ordinaria, intendendo con quest’ultima il mondo dell’invisibile. 

Il termine sciamanismo (o sciamanesimo) è in realtà di origine siberiana, deriva dal tunguso s’aman, ad indicare colui che pratica sciamanismo come un “eletto”. Così spiega l’antropologo Mircea Eliade, che ha accesso ad una zona del sacro impenetrabile per altri membri della comunità. Esistono, tuttavia, termini con il significato analogo anche in altre culture. I più noti sono medicine man, curandero, stregone, mago. Con il termine ‘sciamanesimo’ di fatto si identifica comunemente un insieme di pratiche di carattere magico-religioso che riguarda principalmente quella che, secondo l’odierna terminologia occidentale, potrebbe essere definita una guarigione spirituale e psicosomatica.

Incontrando sciamani e praticanti di etnie diverse, si può notare come la malattia è, per ciascuna di queste culture, un messaggio. Un messaggio da interpretare, ma anche un’occasione di cambiamento, di metamorfosi. Se non si coglie l’opportunità, spesso la guarigione non è possibile o, se lo è, porta inevitabilmente a recidive o ad altre patologie. E la guarigione può avvenire se si prende in considerazione anche la “cultura” e il sentire del malato, il significato che egli attribuisce alla malattia e alle sue cause. 

Il rapporto tra sciamanesimo e medicina è un tema complesso e varia a seconda delle tradizioni specifiche coinvolte. D’altra parte, la medicina, così come la intende il mondo oggi, è una pratica scientifica basata su principi di diagnosi, trattamento e prevenzione delle malattie con un paradigma di tipo meccanicistico, ‘causa ed effetto’. In Occidente troviamo specializzazioni di cura per il corpo o per la mente. Ma noi siamo più complessi di così. Lo sciamanesimo non compie questa distinzione: corpo, mente e spirito sono indissolubilmente legati.

Se la medicina moderna si basa sulla ricerca scientifica, sulla valutazione di prove e sulla pratica clinica, alcune pratiche sciamaniche potrebbero non avere una base scientifica o essere difficili da verificare attraverso metodi scientifici. Ma molte scoperte scientifiche del passato che si riteneva fossero definitive, sono state successivamente confutate una volta che altri strumenti di maggiore precisione hanno permesso di approfondire le ricerche. Pensiamo ad esempio che fino alla scoperta di Karl Landsteiner alla fine dell’Ottocento si riteneva che non ci fosse alcuna possibile distinzione tra il sangue di un essere umano e l’altro. Nel 1900 fu coniato il cosiddetto sistema A-B-0, mentre due anni più tardi venne identificato anche il quarto gruppo, A. Allo stesso modo, se si riteneva impossibile determinare il sesso del nascituro o diagnosticare malformazioni fetali, una volta compreso l’effetto doppler grazie agli studi di Christian Doppler nel 1848, le onde elettromagnetiche sono state sfruttate per permettere l’ecografia. Oggi si parla di medicina quantistica, di medicina bioenergetica, di “energia vitale”, di equilibrio delle energie trasmesse o prodotte da cellule, tessuti e organi: “Essa [la medicina quantistica-n.d.r.] non si accontenta però di semplici ritocchi teorici, ma punta a ripensarne ab ovo alcuni fondamenti, l’idea stessa di malattia e la ragion d’essere della scienza curativa, in una visione unitaria del soggetto umano (corpo, mente, spirito, emozioni). L’organismo vivente è connesso ed è un sistema aperto che interagisce con l’ambiente e con il cosmo” . La medicina quantistica nasce trent’anni fa, ovviamente in applicazione ai principi basilari della fisica quantistica, ma questi concetti erano ben noti allo sciamano di trentamila anni fa, anche se non poteva avvalersi di studi e dimostrazioni scientifiche.  

Significato di malattia e ruolo dello Sciamano

Nelle culture sciamaniche la malattia è vista come una manifestazione di squilibrio o disarmonia nel corpo, nella mente e nello spirito di un individuo. Gli sciamani, figure spirituali e guaritori all’interno di queste società tradizionali, svolgono un ruolo fondamentale nella comprensione e nel trattamento delle malattie. Svolgono un’ampia gamma di funzioni, tra cui la diagnosi di malattie, il trattamento con erbe medicinali, rituali di guarigione e la comunicazione con gli spiriti o il mondo spirituale per facilitare la guarigione. Queste pratiche spesso incorporano elementi sia di natura fisica che spirituale. Per lo sciamano anche la malattia è dotata di Spirito, pertanto è possibile colloquiare con essa, così come è possibile dialogare con gli spiriti di animali, piante ed elementi, in modo da ottenere risposte, ma anche aiuti concreti nella vita della comunità: un buon raccolto, la pioggia, la salute del bestiame o la conoscenza sulle proprietà taumaturgiche di piante ed erbe, per citarne solo alcuni.

Gli sciamani sono figure chiave nelle loro comunità, poiché agiscono come intermediari tra il mondo umano e il mondo spirituale. Attraverso una sorta di trance estatica, sono in grado di viaggiare nei mondi della realtà non ordinaria -ossia quella non percettibile ai nostri sensi, ma solo attraverso un’espansione della coscienza-, interagire con gli spiriti, scoprire le cause nascoste delle malattie e accedere a conoscenze e poteri curativi. La loro saggezza e intuizione sono fondamentali nel diagnosticare e trattare le malattie, spesso combinate con erbe medicinali, danze rituali e canti.

Le cause delle malattie e i rituali di guarigione

Per le culture sciamaniche, le malattie possono derivare da molteplici fonti: spiriti maligni, energie pesanti dovute ad emozioni proprie e altrui come rabbia, invidia, rancore; ma anche da conflitti emotivi irrisolti, spaventi e traumi o disconnessione spirituale. Gli sciamani lavorano per identificare l’origine del problema, fornendo così una soluzione o una terapia personalizzata per la guarigione. L’origine della patologia, per uno sciamano, è sempre di natura spirituale anche quando il malessere è localizzato nel corpo. Per questo motivo i rituali di guarigione nelle culture sciamaniche spesso coinvolgono un’esperienza mistica, in cui gli sciamani entrano in uno stato alterato di coscienza. Questo stato può essere raggiunto attraverso la danza, la musica, l’uso di strumenti rituali, il suono del tamburo o del sonaglio. Durante questo viaggio, gli sciamani comunicano con gli spiriti guida o con gli antenati per ottenere consigli e indicazioni per la cura del malato.

La malattia viene in alcune culture considerata come un messaggio degli Spiriti rivolto alla persona che soffre. Un invito a modificare le proprie scelte, il proprio comportamento, ad essere più attenti nella pulizia energetica e nella gestione delle relazioni. 

Una caratteristica essenziale delle pratiche di guarigione nelle culture sciamaniche è la visione olistica della salute. Il benessere è considerato una combinazione armoniosa tra corpo, mente e spirito, e tutte queste dimensioni vengono prese in considerazione durante il processo di guarigione. La malattia è vista come un segno di squilibrio in uno o più di questi aspetti; e l’obiettivo è di ristabilire l’equilibrio per una guarigione completa.

L’Eredità Culturale e la Modernità

Nonostante il crescente impatto della modernità, molte culture sciamaniche continuano a tramandare le loro pratiche di guarigione e i loro saperi attraverso le generazioni. Tuttavia, la perdita di territorio e l’influenza di altre culture hanno spesso messo a rischio la sopravvivenza di queste antiche tradizioni. Ciò solleva interrogativi sul ruolo e sull’importanza di preservare queste prospettive di cura e le loro conoscenze uniche riconoscendo il valore delle loro saggezze millenarie. 

Negli ultimi decenni, c’è stato un crescente interesse e riconoscimento della medicina tradizionale e delle pratiche sciamaniche da parte della comunità scientifica e dei professionisti sanitari. Alcune ricerche hanno esaminato l’efficacia delle pratiche sciamaniche per la salute e il benessere, mentre altri studi hanno esplorato i legami tra aspetti spirituali e guarigione.

È importante sottolineare che, in alcune situazioni, potrebbero verificarsi conflitti tra le pratiche sciamaniche e la medicina moderna, specialmente quando si tratta di diagnosi e trattamenti per condizioni mediche complesse o gravi. In queste situazioni, un approccio integrato che combina la medicina tradizionale e quella moderna può essere considerato per garantire il benessere del paziente.

Conclusione

Le culture sciamaniche ci offrono una preziosa prospettiva sul concetto di malattia e guarigione. Le loro pratiche mirano non solo a curare il corpo, ma anche a ristabilire l’armonia tra l’essere umano e il mondo spirituale. Esplorare queste tradizioni può arricchire la nostra comprensione dell’essere umano nella sua interezza e ci invita a riflettere sull’importanza di adottare un approccio olistico alla salute anche nelle società moderne. Allo stesso tempo, è fondamentale rispettare e preservare queste culture, riconoscendo il valore delle loro saggezze millenarie.

Dott.ssa Annarita Masieri

Laureata in Psicologia Clinica, Floriterapeuta

Specializzata in Mindfulness, Psicologia del Comportamento Alimentare

Studiosa di Culture Sciamaniche

 

Bibliografia

Silva, Luciano. Sciamanesimo e guarigione: Guarigione dell’anima e metamorfosi dell’io. Crisalide. 2016

Ingerman, Sandra. Guida Completa alla Vita Sciamanica: Potenzia la tua realtà quotidiana seguendo la vita dello sciamanesimo. Macro Edizioni. 2022

Ruiz, Josè. La saggezza degli sciamani. Edizioni Il Punto d’incontro. 2019

Mircea, Eliade. Lo sciamanismo e le tecniche dell’estasi. Mediterranee, Roma, 1974

Smith, C. Michael. Jung e lo sciamanesimo: L’anima fra psicanalisi e sciamanesimo. Saggezza Dall’occidente. Amrita Edizioni. 201

Potrebbe interessarti anche
Tags: Cura, sciamanesimo

Altri Post simili