Da tempo è noto che la restrizione calorica apporta vantaggi alla salute. Un antico proverbio cinese recita:
”Al mattino mangia come un re, a pranzo come un principe, a cena come un povero”,
sottolineando l’importanza della restrizione calorica e della cronologia, ossia di come distribuire le calorie nella giornata, per la promozione della salute.
Il Digiuno Intermittente è una forma di Digiuno Terapeutico, insieme con il Time-Restricted Feeding (alimentazione a tempo ristretto), il Digiuno Periodico e la Dieta Mima-Digiuno. Negli ultimi decenni, approfondite le conoscenze sulle reazioni degli organismi viventi al digiuno, ricercatori e medici hanno sviluppato diversi programmi nutrizionali -includenti il digiuno- utilizzati come terapia, per lo più integrativa, nelle malattie dell’uomo.
Tra i massimi esperti mondiali di nutrizione e di restrizione calorica abbiamo due ricercatori italiani: il Prof. Valter Longo ed il Prof. Luigi Fontana.
Cos’è il Digiuno Intermittente
Il Digiuno Intermittente è un programma nutrizionale basato sull’alternanza di 24h di digiuno (o di riduzione dell’apporto calorico al 25% del fabbisogno energetico giornaliero) e 24h di regolare assunzione di cibo; questo schema si ripete per 7 – 10 giorni.
Numerose sono le ricerche sul fenomeno, pubblicate su diverse riviste accademiche e sui motori di ricerca scientifici. Questi studi ne hanno evidenziato gli effetti sull’organismo umano: oltre che la perdita di peso, anche il miglioramento del metabolismo glucidico e lipidico, la riduzione dello stato infiammatorio sistemico, l’immunomodulazione. Conseguentemente, ciò determina una progressiva correzione, in senso positivo, dell’evoluzione di patologie autoimmuni, cardiovascolari, neoplastiche, neurodegenerative.
Tutti questi benefici vengono generati da meccanismi articolati e finemente regolamentati, innescati dal Digiuno Intermittente, che si realizzano nelle cellule e che coinvolgono il mitocondrio, l’organulo intracellulare deputato alla produzione di energia, una sorta di centrale energetica della cellula.
Cos’è il Rinnovamento Mitocondriale
Il mitocondrio svolge varie attività: la più importante è l’efficiente estrazione di energia dalle sostanze nutritive e la loro conversione in ATP (adenosintrifosfato), ovvero una forma di energia utilizzabile dalla cellula per svolgere le sue funzioni; altre attività sono: produzione di calore e di molecole, quali colesterolo, eme e proteine; deposito di ioni calcio e magnesio; regolazione dello stato di ossidoriduzione della cellula e dell’apoptosi o morte cellulare programmata.
Essendo il mitocondrio così importante per le funzioni vitali e per la sopravvivenza stessa della cellula ed essendo così attivo, periodicamente necessita di rinnovamento.
Il Rinnovamento Mitocondriale si realizza mediante:
– fusione: l’unione di due mitocondri a costituirne uno, per un’equa distribuzione qualitativa e quantitativa del DNA mitocondriale tra i mitocondri di una cellula;
– fissione: divisione di un mitocondrio in due o più mitocondri, la quale determina:
– biogenesi: moltiplicazione di DNA mitocondriale e di proteine mitocondriali, seguita da scissione del mitocondrio in due mitocondri;
– autofagia (o mitofagia): il mitocondrio danneggiato, isolato dalla fissione, viene circondato da una membrana, costituendo l’autofagosoma, che si fonde col lisosoma, organulo intracellulare dotato di enzimi di degradazione.
Qual è la connessione tra Digiuno Intermittente e Rinnovamento Mitocondriale
Il Rinnovamento Mitocondriale è regolato da sofisticate vie molecolari, che sono ancora oggi oggetto di studio su microrganismi, animali e uomo. il Digiuno Intermittente agisce su queste vie, stimolando e potenziando quelle che innescano il Rinnovamento Mitocondriale.
Quando digiuniamo, nelle prime ore il fegato rilascia glucosio nel sangue; dopo 12-24h di digiuno, il glucosio nel sangue diminuisce e si attiva la chetogenesi, con formazione dei corpi chetonici dagli acidi grassi liberi, rilasciati dal tessuto adiposo. La maggior parte dei tessuti utilizza gli acidi grassi liberi come fonte di energia, ma non il cervello, che utilizza glucosio e corpi chetonici. Le vie cataboliche di estrazione di energia dagli acidi grassi liberi e dai corpi chetonici avvengono nei mitocondri.
Durante il digiuno, quindi, il metabolismo cellulare cambia: i processi anabolici, di biosintesi, diminuiscono e i processi catabolici, di degradazione, aumentano e vengono potenziati e resi più efficienti. Per realizzare ciò, viene stimolata la biogenesi e l’autofagia mitocondriale, allo scopo di aumentare il numero di mitocondri ed eliminare gli organuli danneggiati o difettosi, in modo da preservare mitocondri sempre più efficienti.
Il Digiuno Intermittente aumenta l’efficienza funzionale e strutturale dei mitocondri, riduce lo stress ossidativo, riduce il glucosio e l’insulina nel sangue, riduce il tessuto adiposo, con conseguente riduzione dello stato infiammatorio sistemico, rallentamento dell’invecchiamento, modificazione dell’evoluzione delle patologie dell’uomo.
Dott.ssa Valentina Lamberti
Medico Chirurgo
Specializzanda in Anestesia, Rianimazione, Terapia Intensiva e del Dolore
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