Il REPERTORIO è uno degli strumenti principali di lavoro dell’omeopata UNICISTA
Il repertorio è lo strumento di lavoro d’elezione dell’Omeopata. Assomiglia ad un grande dizionario contenente centinaia di sintomi suddivisi in rubriche. In pratica, accanto ad un particolare sintomo vengono elencati tutti quei rimedi che nella sperimentazione in individui sani hanno provocato quel sintomo; in base all’intensità della manifestazione di un certo sintomo e al numero degli sperimentatori che lo hanno manifestato, il rimedio sarà elencato con caratteri o colori differenti.
Facciamo qualche esempio: mettiamo il caso che abbiamo davanti a noi una persona con un’eruzione herpetica localizzata intorno alla bocca… apriremo il repertorio nella rubrica Faccia, sfoglieremo quella rubrica fino a trovare la sottorubrica Eruzioni, poi in essa troveremo Herpes-bocca-intorno, accanto a questo sintomo troviamo elencati in sigle questi rimedi: am-c. (ammonium carbonicum), anac. (anacardium), ars. (arsenicum album), borx (borax veneta), cic. (cicuta), con. (conium), hep. (hepar sulphur), kreos. (kreosotum), mag-c. (magnesia carbonica), med. (medorrhinum), nat-c. (natrum carbonicum), natrum.m (natrum muriaticum), par. (paris quadrifolia), petr. (petroleum), phos. (phoshorus) rhus-t. (rhus tox.), sep. (sepia), sulph (sulphur). Queste sono le sostanze sperimentate che somministrate a persone sane hanno provocato questo sintomo e quindi per la legge della similitudine (valida per l’energia) curano la persona che ha quel sintomo (quelle sostanze, per essere curative, devono -come già detto- essere trasformate in energia attraverso il processo della diluizione e dinamizzazione). I rimedi sono scritti in diversi colori perché alcuni hanno provocato quel sintomo in pochi sperimentatori e con poca intensità; altri hanno provocato quel disturbo più dei precedenti e uno , in questo caso, ha causato una forte eruzione intorno alla bocca in moltissimi sperimentatori. Quindi tra tutti quei rimedi natrum muriaticum è quello che ha il più alto grado di cura per quel sintomo (ricordiamo però che l’omeopatia cura il sintomo attraverso il riequilibrio dell’organismo e per essere veramente curativo -e non avere dunque una azione solo sintomatica- natrum muriaticum deve essere prescritto ad un individuo che oltre a quella specifica eruzione ha anche altre caratteristiche di questo rimedio)
Un altro esempio… prendiamo una persona che ha una forte paura dei ladri, di notte accusa una forte ansia (esagerata) perché ha paura che i ladri possano entrare in casa sua; apriremo il Repertorio nella rubrica Mente, poi andiamo nella sottorubrica Paura e poi scendendo troviamo ladri: alum. (alumina), anac. (anacardium), arg-n. (argentum nitritucum), ARS (arsenicum album), aur. (aurum), bell. (belladonna), con. (conium), ign. (ignatia amara), kali-p. (kali phosphoricum), lach. (lachesis),mag-c. (magnesia carbonica), mag-m. (magnesia muriatica), merc. (mercurius solubilis), nat-c. (natrum carbonicum), nat-m. (natrum muriaticum), phos. (phosphorus), sanic. (sanicula), sil. (silicea), sulph. (sulphur), verat. (veratrum album), zinc. (zincum metallicum). In questo caso, arsenicum album è il rimedio che più degli altri ha provocato questo sintomo, visto poi che il Repertorio lo scrive in rosso e in maiuscolo significa che questo è un sintomo molto forte di arsenicum album, quasi tutti gli sperimentatori sensibili a questa sostanza hanno manifestato questa tipica paura
Sarebbe praticamente impossibile per un omeopata poter ricordare a memoria quei rimedi che hanno provocato i vari sintomi forniti dall’ammalato durante l’anamnesi omeopatica, visto che i rimedi sono centinaia e i sintomi che possono essere espressi da un organismo umano sono altrettanto numerosi.
Lo scopo del Repertorio è dunque quello di aiutare l’omeopata a rivedere con una certa rapidità tutti quei rimedi che hanno prodotto i sintomi studiati in un dato caso; il rimedio poi che verrà scelto perché più presente nelle varie rubriche consultate dovrà essere studiato nella Materia Medica. Il fine del lavoro dell’omeopata è di far coincidere l’essenza e la totalità dei sintomi della persona con l’essenza e la totalità dei sintomi del rimedio; la miglior descrizione del rimedio è quella contenuta nella materia medica anziché nel Repertorio; quindi essa dovrebbe essere ben studiata perché l’immagine che abbiamo del paziente si deve accordare con quella del rimedio. Se esiste questa similitudine, possiamo dare quel rimedio al paziente.
La materia medica omeopatica
La Materia Medica Omeopatica altro non è che la descrizione della sperimentazione in soggetti sani delle sostanze che poi sono diventate rimedi omeopatici, sostanze dei tre Regni -Minerale, Animale, Vegetale-, più i Nosodi :Tubercolinum, Carcinosinum, Medhorrinum, Syphilinum, Hydrophobinum…, più i latti: Lac Humanum, Lac Delphinum, Lac Equinum, Lac Leoninum…
Per ogni sostanza viene descritta la sintomatologia prodotta negli individui tramite i Provings (sperimentazioni) sia dal punto di vista fisico, che di quello emozionale ed anche mentale. Non tutte le sostanze hanno manifestato nelle persone sintomi emozionali e/o mentali, questo dipende dal fatto che quel tipo di sperimentazione è stata condotta utilizzando solo dosi materiali e non è stata portata avanti fino alla somministrazione di dosi energetiche (ha squilibrato dunque solo il “piano” fisico), oppure che nonostante si sia somministrata più volte una sostanza “energizzata” non si è trovato durante la sperimentazione nessun individuo sensibile a dosi energetiche di quella sostanza. C’è inoltre da dire che una sostanza può avere un tropismo, cioè una facilità a creare sintomi più a livello fisico che mentale e /o emozionale o viceversa.
Dott. Carlo Tonarelli
Medico Omeopata